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Terapia sostitutiva degli oppiacei e trasmissione della infezione da HIV in persone che fanno uso di droghe iniettive


Una revisione sistematica e una meta-analisi di studi osservazionali prospettici fino al 2011 hanno quantificato l'effetto della terapia sostitutiva degli oppiacei in relazione alla trasmissione di HIV ( virus della immunodeficienza umana ) tra le persone che si iniettano droghe.

Dodici studi pubblicati che hanno esaminato l'impatto della terapia sostitutiva degli oppiacei sulla trasmissione del virus HIV hanno soddisfatto i criteri di inclusione; dati non-pubblicati sono stati ottenuti da 3 studi aggiuntivi.
Tutti gli studi inclusi hanno esaminato il trattamento di mantenimento con Metadone.

I dati di 9 di questi studi sono stati raggruppati, con 819 infezioni da HIV incidenti nel corso di 23.608 anni-persona di follow-up.

La terapia sostitutiva degli oppiacei è stata associata a una riduzione del 54% del rischio di infezione da virus HIV tra le persone che si iniettano droghe ( rate ratio, RR=0.46, P minore di 0.001 ).

È stata rilevata evidenza di eterogeneità tra gli studi ( I2=60%, chi quadro=20.12, P=0.010 ) che non è stata spiegata in base alla regione geografica, al luogo di reclutamento, o alla fornitura di incentivi.

E’ stata rilevata una debole evidenza di un maggiore beneficio associato a una più lunga durata di esposizione alla terapia sostitutiva degli oppiacei.

In conclusione, il trattamento sostitutivo degli oppiacei fornito come terapia di mantenimento è risultato associato a una riduzione del rischio di infezione da virus HIV tra le persone che si iniettano droghe. ( Xagena2012 )

MacArthur GJ et al, BMJ 2012; 345: e5945

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