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Antagonisti degli oppioidi con sedazione minima per la disintossicazione da oppioidi


Ricercatori dell’University of Adelaide, in Australia, hanno valutato l’efficacia degli antagonisti degli oppioidi in combinazione con una minima sedazione per gestire la detossificazione da oppioidi.

Sono stati inclusi nella revisione 9 studi ( 6 randomizzati e controllati ) per un totale di 837 partecipanti.

La qualità delle prove emerse è risultata bassa, ma ha indicato che la detossificazione indotta da antagonisti degli oppioidi in combinazione con un agonista adrenergico è più intensa rispetto a quella gestita con Clonidina ( Catapresan ) o Lofexidina da sole, mentre la gravità generale è inferiore.

Potrebbe manifestarsi delirio dopo la prima dose di antagonista degli oppioidi, in particolare con le dosi più alte ( superiori a 25 mg di Naltrexone ).

In alcune situazioni la disintossicazione indotta da antagonisti potrebbe risultare associata a tassi significativamente più alti di completamento del trattamento rispetto alla disintossicazione gestita soprattutto con agonisti adrenergici.

In conclusione, l’uso di antagonisti degli oppioidi combinati con agonisti alfa2-adrenergici è un approccio adatto alla gestione della disintossicazione da oppioidi.
Tuttavia non è chiaro se questo approccio riduca la durata della disintossicazione o faciliti il passaggio al trattamento con Naltrexone in misura maggiore rispetto alla gestione della disintossicazione basata soprattutto su agonisti adrenergici.
Dopo la somministrazione di antagonisti degli oppioidi è necessario seguire il paziente per diverse ore a causa della possibilità di vomito, diarrea e delirio. ( Xagena2009 )

Gowing L et al, Cochrane Database Syst Rev 2009; (4): CD002021


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